Altri corsi hanno già un notevole numero di iscritti, quale Il Portfolio Europeo delle Lingue.
È un po’ di tempo che sto pensando di promuovere un e-Portfolio nel centro dove insegno, attivandolo magari con Google Sites, sul modello del PEL della Regione Lombardia che avevo ricevuto tempo fa da La Nuova Italia e OUP. Google Sites è relativamente facile da gestire, offre delle funzionalità interessanti, quali il blog e la wiki. L’idea di usare questa applicazione mi è arrivata da Helen Barrett che ha implementato diversi esempi di ePortfolio con le applicazioni di Google. Per saperne di più, ecco il link a ePortfolio Examples.
Per una spiegazione in italiano sull’ ePortfolio, ecco un articolo di Robin Good che come sempre ci viene in aiuto:
Bilancio delle Competenze + Apprendimento Cooperativo: gli E-Portfolio, i Portfolio Elettronici per la Valutazione delle Competenze e le Comunità di Apprendimento, (segui il link).
Oltre a Google Sites, anche Mahara rappresenta un ottimo software open source per produrre un Portfolio elettronico, con l’utilità aggiuntiva di essere compatibile con Moodle.Il corso della Garamond è dunque molto utile, sia per iniziare a capire il funzionamento di questo documento che per riflettere se sia effettivamente possibile introdurlo tra gli studenti adulti.
Invece, l’aspetto che mi ha lasciata un po’ perplessa di Google Sites è l’uso delle cartelle per inserire i possibili lavori degli alunni. Con ogni probabilità sono io ad essere poco competente nell'uso, ma mi è parso che le cartelle restino aperte, condivisibili, con il conseguente divario tra il libero trattamento dei dati personali e l’opportuna garanzia della privacy.
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