lunedì 23 maggio 2016

Alma Madrid 2016: seconda parte

Cari colleghi e colleghe, bentrovati!

Segue la seconda parte del nostro resoconto sulla quarta giornata di formazione Alma a Madrid con i riassunti relativi ai laboratori del pomeriggio.

Buona lettura!
Ornella e Adriana



A proposito di cucina: percorsi di lingua/cultura italiana - Anna Nencioni

Anna Nencioni 3


Il laboratorio di Anna è stato un viaggio nel mondo della cucina italiana, intesa sia come spazio fisico e decisionale delle famiglie italiane, che come ricco bagaglio culturale che ci accomuna attorno alla tavola.

Chi non ha mai vissuto in prima persona almeno un momento importante della propria vita in una cucina o non ricorda, ad esempio, scene di film ambientate in questo spazio? O possiamo mai negare che il ricettario ereditato in famiglia rappresenti un sapere collettivo da conservare? E arrivando ai giorni nostri, alzi la mano chi non ha mai postato la foto di quel piatto così buono o di un ristorante molto esclusivo! Ecco come la cucina si rivela una ricca fonte discorsiva, tanto orale quanto scritta, la cui natura trasversale e multidisciplinare offre spunti per molteplici attività didattiche.

Una delle numerose proposte di Anna parte da un’analisi contrastiva del valore che ha nella cultura italiana e spagnola uno dei nostri piatti tipici, il più conosciuto al mondo. La pizza, infatti, che in Italia si mangia a cena fuori con gli amici, mentre in Spagna è legata alle serate a casa e in famiglia, offre già molti spunti di riflessione culturale. Utilizzando alcuni video, come ad esempio la pubblicità di una famosa marca di prodotti surgelati e uno spezzone di Totò Sapore (cartone animato sulla storia della pizza), si possono creare attività didattiche che puntino ad evidenziare le differenze culturali e offrano uno spunto linguistico a lezione.
Continuando con la pubblicità, Anna ha sottolineato quanto la cucina italiana venga spesso proposta come stile di vita: negli spot della San Pellegrino con Pier Francesco Favino e della Cirio di Ferzan Ozpetek o nel celebre cortometraggio Italy in a day di Gabriele Salvatores, la cucina è presentata come una dimensione estremamente conviviale, in cui l’atto del mangiare è qualcosa in più del semplice mangiare e ricopre un ruolo fondamentale nella quotidianità degli italiani.

Per concludere, Anna ci ha proposto attività didattiche che prendono spunto dalle copertine di alcuni libri di cucina, testi pieni di giochi di parole e di frasi fatte, da usare sia semplicemente come immagini da descrivere, sia per analizzare gli elementi linguistici dei titoli, che in un gioco di abbinamento con i riassunti degli stessi presenti nella quarta di copertina.  





Far formulare domande agli studenti - Paolo Torresan

Saper formulare domande è una capacità necessaria che i nostri studenti devono sviluppare per interagire con i nativi. Nella pratica didattica, però, siamo sempre noi docenti a farle. Ma come possiamo farle formulare agli studenti? Questa è la domanda a cui Paolo ha risposto nel suo laboratorio del pomeriggio, proponendo una serie di strategie come sempre originali.

Per far formulare domande di presentazione, è possibile proporre concentrazione di domande, un’attività adatta per far parlare di sé. Si devono scrivere 3 domande per il compagno. Ci si fa una domanda a testa, dopodiché ci si scambia il foglio e si va da un altro compagno. L’attività va avanti così, scambiandosi i fogli e ponendo le domande di altri compagni a nuovi compagni.  

Come attività di pre-comprensione di un testo, invece di usare le domande dell’autore del materiale, si può creare un percorso al contrario con domande di pre-comprensione sulla base di un indizio. Ad esempio, mostrando agli studenti il quadro Il bacio di Hayez, si chiede loro di scrivere in coppia alcune domande per intervistare l’autore e poi di consegnarle a un’altra coppia che dovrà rispondere. Solamente in seguito si farà vedere il video di Michelangelo Moggia sulla critica del quadro, creando curiosità con l’anteposizione delle domande e rovesciando in questo modo il classico schema GAS (globalità-analisi-sintesi).

Come attività di pre-produzione scritta e orale, Paolo ci ha proposto l’intervista divergente, in cui lo studente prepara una serie di domande per intervistare un capo di abbigliamento indossato dal compagno (Nuovo Espresso 2, pag. 14, Una strana intervista).

Per far formulare domande, gli si possono anche far confezionare dei quiz, come il quiz culturale di Giochi senza frontiere (attività 3.3.9, La sfida). Si divide la classe in due squadre e si consegna uno schema a forma di alveare al cui interno sono presenti delle lettere e altre caselle vuote da completare. Ogni lettera dell’alveare è l’iniziale di una parola e ciascun gruppo formula una domanda per ogni lettera. Es. S → Sicilia. Domanda: l’isola dove si mangiano gli arancini. E da qui parte il gioco!





Il manuale per ragazzi di Alma e l’offerta digitale per corsi di lingua - Giacomo Pierini

Durante il pomeriggio è intervenuto anche Giacomo Pierini della casa editrice Alma, per illustrarci il manuale Espresso ragazzi, che ha un’impostazione analoga alla versione per adulti, ma contenuti e lessico pensati per adolescenti e un videocorso interamente realizzato da veri studenti italiani. Attraverso Espresso ragazzi, inoltre, abbiamo potuto apprezzare i vantaggi della versione digitale del testo, disponibile, al momento, per alcune pubblicazioni di Alma, uno strumento molto pratico per scrivere, evidenziare e aggiungere elementi a nostro piacimento, con la possibilità di salvare le modifiche fatte.


A conclusione della giornata, Giacomo ha finalmente fatto un annuncio che in tanti stavamo aspettando: l’uscita a breve di Espresso 4 e 5! Un’ulteriore ragione, oltre alla qualità dei laboratori e allo scambio di idee con colleghi nuovi, per non perderci il prossimo incontro del 2017. Arrivederci!

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