lunedì 16 maggio 2016

Alma Madrid 2016: prima parte


Cari colleghi e colleghe, bentrovati!
Anche quest’anno abbiamo inaugurato la stagione degli incontri formativi con la quarta giornata per insegnanti di italiano in Spagna, organizzata da Alma il 9 aprile alla Casa del Lector di Madrid.


A tutti i prof. che purtroppo non hanno potuto assistervi, dedichiamo questo breve riepilogo dei laboratori della mattina e del pomeriggio, scritto a quattro mani da Ornella Bernardi e Adriana Calise.



Facilitare il processo di scrittura - Paolo Torresan



Torresan ha aperto la giornata proponendo una serie di strategie per motivare gli studenti alla scrittura. L’idea è nata da una ricerca metacognitiva svolta in passato tra i suoi alunni, grazie alla quale ha scoperto che la maggior parte delle difficoltà nasceva per carenze dal punto di vista lessicale e/o contenutistico. Le proposte di Paolo, quindi, mirano a stimolare la creatività e la capacità di ricognizione del lessico fornendo tracce e formati originali che spronano a buttarsi nella scrittura ed evitare così l’ansia da foglio bianco.


Durante il laboratorio abbiamo approfondito 3 tecniche, di cui vi proponiamo alcuni esempi:


  1. Scaffolding  lessicale (dotazione di lessico)

    Lettera invisibile. Lo studente traccia un rettangolo all’interno di un foglio: è una lettera invisibile dentro cui dovrà scrivere in ordine sparso circa 5 parole a suo piacimento. Scambia poi il foglio con un compagno che dovrà completare la lettera partendo dall’input datogli. Questo tipo di esercizio crea un effetto sorpresa al momento dello scambio, rappresenta una piacevole sfida che consiste nel completare le parole del compagno e dà un fine alla propria produzione. Il destinatario di questa lettera è infatti colui che ha fornito le parole e sarà sinceramente interessato a sentire come sono state utilizzate. Se ne può trovare un esempio, leggermente diverso, nell’unità 6 di Domani 2 a pag. 57, Scrivere: i 4 cibi.


  1. Scaffolding testuale  (dotazione di una traccia)

Restituire quanto trasmesso dall’altro. In questa attività in coppia si assegnano tre temi di cui parlare ininterrottamente per 5 minuti ciascuno. Mentre lo studente A parla, lo studente B ascolta ma non interviene, e viceversa. Dopodiché entrambi devono recuperare quanto detto dal compagno e scriverlo. È un’attività motivante per chi parla, perché dopo può controllare quanto scritto dal compagno ed è fonte di sfida per chi ascolta, perché deve ricordare quante più informazioni possibili. Se ne può trovare un esempio nell’unità 11 di Domani 3 a pag. 97, Parlare e scrivere: io in cucina.
  1. Scaffolding pragmatico (dotazione di un testo)
La presentazione divergente. Si propone agli alunni una presentazione elaborata da un altro studente come modello per scrivere la propria; in questo modo potranno basarsi su un esempio concreto del testo obiettivo. La diversità dei risultati finali è assicurata, nonostante lo schema di partenza comune.


Le proposte di Paolo, molto più numerose, sono un ottimo spunto per poter proporre a lezione un ampio ventaglio di attività alternative alle classiche idee per esercitare l’abilità di scrittura.



Quando la grammatica dà i numeri - Roberto Tartaglione


Tartaglione 3


Se la grammatica dà i numeri, Roberto fa i calcoli!

Se vi siete mai chiesti quante siano le parole veramente utili per i vostri studenti o come spiegargli, oltre alla regola, gli usi della lingua, non preoccupatevi perché siete in buona compagnia! Queste, infatti, sono alcune delle domande che assalgono spesso gli insegnanti di lingua.


Dall’arrivo di Bembo fino ai giorni nostri, la storia della grammatica è stata segnata da una corsa sfrenata a chi fosse più petrarchista; ma se, come diceva Croce, la lingua è creazione, non è di certo possibile ridurla a quattro regolette.


Agli insegnanti assillati dall’eterno dubbio “grammatica descrittiva o normativa?”, Tartaglione ha tentato di dare una risposta scientifica.

E come?


Analizzando i corpora di frequenza d’uso lessicale più rappresentativi, e indicandone anche qualche limite, Roberto ha cercato di trarre conseguenze lessicali, morfologiche e sintattiche che possono supportare le più diverse strategie o metodologie di insegnamento. Le liste di frequenza da cui è partito sono:


  • il LIF, prima lista basata su testi scritti;
  • il LIP, corpus raccolto attraverso testi orali;
  • il COLFIS, lista tratta dall’italiano giornalistico moderno (contiene polirematiche e verbi pronominali, però mancano parole del vocabolario di base).


Sommando i lemmi dei tre sistemi, si totalizzano circa 14 mila parole: unendoli e rimuovendo i doppioni, Roberto ha raccolto un corpus di 8-9 mila parole. Sapendo che con 1000 vocaboli si esaurisce l’80% delle necessità della comunicazione quotidiana, si pone la questione di selezionare quelle che non possono assolutamente mancare nel vocabolario di uno studente agli inizi del suo percorso di apprendimento. Le precedenti liste usano un criterio puramente statistico, per cui tra le prime 1000 parole figurano vocaboli non indispensabili per un principiante (es. il verbo “ritenere”), ma mancano parole di uso molto comune (es. tiramisù, ecc.); Roberto, invece, ha usato un criterio “esperienziale” e, guidato dalla finalità didattica, è arrivato alla lista di 333 sostantivi e 111 verbi per studenti di livello  A1 presente su Matdid.


Conclusioni


Attraverso questo lavoro, Roberto ha fatto scoperte interessanti dal punto di vista didattico. Ad esempio, lo sapevate che:


  • la lingua italiana è formata al 60% da sostantivi, 20% di verbi, 15% di aggettivi e il resto da avverbi e altro?
  • i nomi in -o/-a rappresentano il 75% e quelli in -e/-i il restante 25%?
  • dei sostantivi in -e, il 50% è maschile e l'altra metà è femminile?
  • il 90% dei verbi di terza coniugazione termina in -isc?
  • esistono oltre 50 possibili combinazioni di pronomi?

Non ci resta altro che tener presente questi dati  e “dare i numeri” a lezione!

Nessun commento :

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...