giovedì 3 dicembre 2009

ONLINE EDUCA BERLIN 09


Secondo lo psicologo Aric Sigman gli alunni troppo impegnati al computer, gli smanettoni delle reti sociali, non impareranno proprio un bel niente, anzi subiranno danni irreversibili alla salute, senza contare gli effetti devastanti per le loro capacità cognitive e comunicative. Anche di questi timori si parlerà in un dibattito a Online Educa Berlin 09, la conferenza internazionale dell’e-learning (2, 3, 4 dicembre).

Oltre 2002 partecipanti affronteranno i temi che irritano o appassionano, dipende dal punto di vista, chi si occupa di insegnamento in questo complicato inizio secolo. Su Igel leggo alcune interessanti riflessioni sull’uso delle tecnologie da una prospettiva realista, lontana dallo scoppio entusiasta di qualche anno fa, certamente più consona alla crisi di finanziamenti che investe anche l’innovazione.

Si sta dedicando molta attenzione al social web, sarà veramente lo strumento di apprendimento del futuro oppure la comunicazione effimera che propongono questi network alla fine sarà un danno per lo sviluppo delle competenze?

Penso comunque che i limiti delle tecnologie siano stati sempre presenti nel dibattito quotidiano tra i professori, ad esempio il pericolo della lezione-spettacolo, vuota di contenuti, oppure l’iperstimolazione degli alunni. Che dico, non solo dello studente si tratta, ma anche dell'insegnante che dovrebbe trovare il tempo per seguire tutti questi eventi!

Si dice che un bravo insegnante non ha certo bisogno di queste diavolerie, temo però che agli alunni futuri cresciuti tra iPhone e Facebook, non potremo soltanto offrire fotocopie. E allora, a cosa assomiglia di più un’aula del 21º secolo?

Come saranno le nostre aule, di apprendenti e docenti di italiano L2, alla fine del prossimo decennio?





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