Venerdì 13 novembre verrà inaugurato in modalità online il IV Congresso della CiberSociedad 2009, Crisi analogica, futuro digitale. Sorpresa felice: sarà presente anche l’italiano come lingua straniera grazie alla comunicazione di Antonella Berriolo, Second Life, una risorsa per stimolare l’espressione orale (disponibile in inglese e in spagnolo). C'è davvero da rallegrarsene perché raramente la cultura italiana all'estero viene messa in rapporto con la tecnologia e l'innovazione.
Per chi avesse difficoltà ad entrare nel mondo virtuale ecco un aiuto dal wiki di Antonella, da sempre appassionata in comunicazione digitale, Insegnare lingue in Second Life, in cui spiega in che modo farsi teletrasportare negli ambienti tridimensionali per imparare le lingue straniere. Il suo avatar Anna Begonia ci accompagnerà durante il viaggio:
I mondi virtuali ci consentono di mettere in pratica quanto abbiamo appreso mediante simulazioni o giochi di ruolo e di interagire in modo naturale e spontaneo con parlanti nativi, offrendoci una sorta di full immersion casalinga e low cost.
Siccome è una delle colleghe più infaticabili che conosco (ma sono tutti così i liguri?) affianca a tutte le sue attività anche il blog Italianiamo, il diario di viaggio della sua didattica nel mondo virtuale:
Perché in Second Life abbondano luoghi, eventi e occasioni in cui puoi usare l’italiano. Partecipa, esplora e sfrutta il metaverso per praticare l’italiano.
Se mentre chiacchieri o esplori splendide land hai qualche dubbio sull’uso e sul significato di qualche parola o espressione, hai una persona di fiducia a cui rivolgerti.
Se vuoi incontrare altri avatar che come te stanno usando Second Life per migliorare o rispolverare il loro italiano, vieni a “italianare” con noi il lunedì sera.
Un’alunna ha preparato questo video in cui narra il suo approccio alle lezioni di Italianiamo:
Antonella_Anna Begonia afferma che non funziona portare un gruppo di studenti in un ambiente nuovo e sconosciuto per poi dirgli “parlate”. Infatti la gente parla di ciò che conosce e non di quello che ignora. La tentazione dell’insegnante è di riprodurre una lezione “normale” in un’aula reale. Ecco, di tutto questo e altro ancora ci parlerà Antonella nella sua comunicazione, vale la pena di ascoltare questa nuova esperienza.
Forse è ancora troppo presto per tentare un bilancio su metodi usati e risultati acquisiti dai discenti avatar. Di sicuro può sembrare divertente per uno straniero immergersi in un’esperienza di apprendimento così innovativa e tuttavia mi sembra che Second Life per la didattica delle lingue rappresenti ancora un universo in via di sperimentazione. Le difficoltà per gestire l’ambiente tridimensionale sono diverse, spesso implicite nella propria tecnologia che a mio avviso non è ancora del tutto “user friendly” (noi insegnanti disponiamo generalmente di pochissimo tempo e nessuna possibilità di formazione in questo contesto!). Pertanto sarebbe necessaria un’alfabetizzazione dei docenti sull’uso di SL per tentare di dissolvere l’accettazione limitata che suscita (ma intanto io comincerei dal più modesto web 2.0…).
Per quanto riguarda gi alunni, sarebbe necessario confrontare metodologie e ulteriori analisi dell'acquisizione spontanea o guidata di una lingua in un ambiente così peculiare.
Inoltre, le comprensibili resistenze a partecipare in un mondo virtuale vengono generate anche dal discorso dell’identità.
Innazitutto, l’insegnante non si vede, viene mimetizzato dall’ambiente, una situazione nuova che alla maggior parte di noi appare ancora sgradevole. In secondo luogo, si è detto che saltare al di là dello specchio per assumere un’identità diversa dalla propria, con una configurazione fisica da avatar, genera una percezione irreale dei tratti che dicono chi siamo. Nel mondo tridimensionale i nostri tratti naturali perdono importanza, è vero, ma l’identità, per sua natura molteplice e relativa, in ambito culturale assume soprattutto un valore performativo, è ciò che facciamo, parliamo, pensiamo. Insomma è azione. L’avatar Anna Begonia insegna italiano attraversando spazi che riproducono città e musei in cui gli alunni possono avere un’esperienza attiva, nonché facile e ludica, di apprendimento dell’italiano. La prof avatar appartiene al contesto sociolinguistico italiano, alle molte identità della nostra cultura.
Altre esperienze per l'Italiano L2 su Second Life:
- Un articolo di Andrea Benassi nel sito dell’INDIRE: L’Italiano in Second Life
- Di Arianna Bernardini: Apprendimento esperienziale e apprendimento collaborativo in Second Life
- Ritroviamo Anna Begonia anche nel Progetto Tesi Second Life
- Il blog dedicato all’italiano su Second Life (un po’ al palo): Second Learning - didattica nei mondi virtuali
2 commenti :
Avviso per i lettori di questo post: Antonella e Angela sono amiche oltre che colleghe :o)
Detto questo, grazie Angela per il post (caspita! mi sono sentita importante per 3 minuti, poi mi è passata) e soprattutto grazie per condividere con noi le tue riflessioni.
Volevo aggiungere qualche altro link/informazione su colleghi che si interessano di insegnamento dell'Italiano in SL.
Per questioni di privacy (va contro le regole di SL divulgare il nome reale degli avatar) li citerò solo con il loro nome di Second Life... per cui se volete contattarli vi toccherà entrare in questo mondo virtuale :o))
Cvetka Nacht, che insegna italiano da anni nelle università americane, ha un bel blog sulla sua esperienza
http://cvetka.edublogs.org/
Giorgio Kuhn, ormai tornato in Italia, ha usato SL per insegnare italiano durante la sua esperienza americana
http://slum.wetpaint.com/page/Giorgio+Massei+and+Philomena+Meechan+-+Italian+232+in+SecondLife?t=anon
Luisa Panichi (questo è un nome "reale" dato che non so quello del suo avatar) ha creato con alcuni colleghi un corso (di inglese se non sbaglio) in Second Life.
http://portal.acm.org/citation.cfm?id=1552109
Su Nacht sta conducentdo una ricerca sull'insegnamento delle lingue in SL ed è quasi certo che comincerà presto anche lei a insegnare italiano in questa piattaforma.
Seguirò la pista degli avatar che ci segnali. Poi ti dirò :) Arrivederci al congresso!
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