giovedì 21 giugno 2007

A proposito di webquest e di altre attività che potrebbero aiutare a creare un ambiente più autonomo di ricerca tra gli alunni, secondo me non possono funzionare se alla base non c'è un ripensamento della pedagogia in chiave collaborativa e costruttivista. Penso che la rete inviti a riconsiderare alcuni aspetti della nostra professione, non solo in chiave glottodidattica, ma anche nel nostro retroterra pedagogico.
"Incroci" offre pertanto anche dei link ai siti specializzati in apprendimento cooperativo, per il momento in Italia e a Barcellona. Se ne conoscete altri, informate!
Insomma, la potenzialità è enorme, d’accordo, ma si può obiettare di nuovo che è fin troppo facile la dispersione, con la conseguente perdita di tempo ed energie e la pesante ricaduta sull’efficacia dell’aprendimento. Aspetti positivi, dunque, ma anche negativi che sarebbe interessante valutare attentamente. Per la natura stessa di queste risorse l’unica risposta sicura è la SPERIMENTAZIONE.

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