lunedì 7 luglio 2014

Creatività nella didattica moderna


Alzi la mano chi, nel proprio itinerario scolastico, non ha subito qualche prof affetto da burn out (appena vi vedo mi viene la depressione…), o all’inversa un fissato autoritario e potenzialmente maltrattante, per cui il solo ricordo ci fa ancora rizzare i capelli in testa. Eppure, nonostante questa bella eredità, sono anni ormai che noi insegnanti di lingue facciamo del nostro meglio per osservare ed ascoltare i bisogni degli studenti, frenando per quel che possiamo l’ansia davanti all’errore, organizzando gruppi collaborativi in classe, attraverso una continua riflessione sugli stili della didattica allo scopo di migliorare l’apprendimento. Molto faticoso, non c’è dubbio. A volte ci riusciamo, altre soccombiamo davanti a una classe di 25 studenti eterogenei e cinque lunghe ore di lezione. Tutti comunque amiamo molto il nostro lavoro e non smetteremo mai di cercare nuove sfide, di provare, esplorare, investigare, sperimentare. 

Tutto questo e molto altro è stato detto oggi, durante la prima giornata del corso formativo Creatività nella didattica moderna, tenuto da Roberta Ferencich, presso la sede dell’Itituto Italiano di Cultura di Barcellona. Si tratta di un corso della durata di tre giorni (7,8,9 luglio) e come ci spiega Roberta gli obiettivi sono i seguenti:


· Sperimentazione di tecniche creative di decodificazione di contenuti didattici
 
· Conoscenza e sperimentazione di varie tipologie di attività creative: new games, attività di rinforzo con tecniche di memorizzazione, attività di controllo creative
 
· Consapevolezza dell’uso assertivo della comunicazione verbale, non verbale e paraverbale.
 
Ai partecipanti al corso è richiesta una costante interazione con la docente, allo scopo di individuare le buone pratiche nel percorso formativo, con un susseguirsi di attività stimolanti e molto coinvolgenti. Eccone alcune.
 
Attività d’inizio percorso, rompighiaccio o per migliorare la sinergia tra gli studenti.

1.  Ricorda il mio nome:
a) gli alunni in cerchio, a turno annunciano il proprio nome e aggiungono un aggettivo che cominci con la stessa vocale iniziale del nome, esempio: mi chiamo Angela e sono avvincente, angelicale, ecc.
b) il secondo alunno riprende nome e aggettivo del compagno precedente e aggiunge i propri, fino alla fine del cerchio.
Se gli alunni sono numerosi, è un esercizio divertente e mette subito in gioco la memoria.

2. Domanda creativa (materiale: una palle di gomma)
 
a) Alunni in cerchio. L’insegnante lancia la palla a uno studente e gli pone una domanda che possa sfidare la sua creatività: hai appena finito di interpretare il tuo ultimo film. Come si chiama?
b) Dopo aver risposto, lo studente tira la palla a un compagno e pone un’altra domanda “curiosa”.
c) Il gioco continua finché tutti gli alunni hanno fatto una domanda e risposto a loro volta.

3. Due cose che tutti devono sapere di me e una che nessuno dovrebbe sapere (con “reframing”) 
 
Attività molto divertente, adatta da un livello A2 e oltre. Ma una particolarità di questo gioco è attivare la capacità di riformulare (reframing) la frase negativa, ad esempio: sono claustrofobica, in una frase positiva: ho bisogno di spazi aperti.
 
Tutto ciò che sembra negativo possiamo farlo diventare positivo, e questa offerta di un’alternativa serve a non stressare gli alunni sulla percezione degli errori, dargli un’alternativa e migliorarne di conseguenza la performance.
 
Durante questa prima giornata abbiamo sperimentato tanti “trucchi” interessanti, dal riciclo creativo delle proprie risorse, alla definizione (importante!) degli obiettivi di apprendimento in modo chiaro.
 
L’intelligenza cinestesica per attivare il lessico o le conoscenze precedenti ha avuto un ruolo di primo piano con le attività con movimento, adatte anche ai principianti:
 
- il cavallo
 
- la pallavolo
 
- conosciamoci correndo tra un sì e un no.
 
- “sedie e domande”: un alunno fa una domanda, tutti corrono a occupare una sedia. Chi non riesce a sedersi perde e deve fare a sua volta una domanda.  
 
Insomma, tutto questo il primo giorno.
I partecipanti al corso siamo curiosi di sapere quello che ci ha preparato Roberta per domani.





















3 commenti :

Fabrizio ha detto...

Grazie mille per condividere. Se il primo giorno era così immagino gli altri due. Aspetto con tanta voglia le altre puntate. Grazie!!!

Anonimo ha detto...

C'ero anch'io e ti manderò un commento appena possibile, ciao!!!
Francesca

Antonella Berriolo ha detto...

Grazie Angela! Mi è dispiaciuto molto non esserci. Il primo incontro con la Ferencich era stato molto interessante e stimolante.
Sono anch'io curiosa di leggere le altre puntate.

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