lunedì 9 giugno 2014

Riflessioni sull’abilità di lettura, o come lettore e autore possono collaborare anche in lingua straniera


Siamo ormai all’ultima puntata della giornata dell’EIM, con una riflessione su come il romanzo giallo può diventare un valido aiuto nel processo di ricezione attiva della lettura.



Ce la racconta Ilaria Bada:
 
La lettura come abilità integrata: l’uso del giallo per una ricezione attiva di Ludovica Colussi 

Ludovica Colussi ha iniziato il suo workshop sull’uso del romanzo giallo nell’insegnamento dell’italiano, domandandoci se la lettura possa essere catalogata come un’abilità puramente ricettiva, ovvero se la distinzione rigida tra abilità ricettive - leggere e ascoltare - e abilità produttive - parlare e scrivere - sia valida.
 
Di fronte ad una classe che scuoteva timidamente la testa, Ludovica ha confermato i nostri dubbi richiamandosi al concetto ermeneutico di testo, secondo il quale la lettura di uno scritto prevede l’uso da parte del lettore di strategie di comprensione e soprattutto la compartecipazione attiva di autore e lettore nella creazione del significato dell’opera.
 
Preso atto del fatto che il lettore è anche il produttore del significato del testo che legge, ci siamo chiesti quali sono le caratteristiche del lettore modello (secondo il significato dato al termine da Eco) in lingua straniera, e ci siamo trovati d’accordo nel dire che:
 
● è un lettore non madrelingua e che appartiene a un’altra cultura,
 
● è un soggetto che fa parte di un processo di apprendimento (e quindi è spesso più curioso, più attento, più motivato di un lettore madrelingua)
 
● è un lettore che ha bisogno di indizi interpretativi ad hoc.
 
Di conseguenza, abbiamo stilato una lista di aspetti che dobbiamo tenere in considerazione nel momento della scelta o dell’adattamento di una lettura per i nostri studenti:
 
● comprensibilità della lingua (coerentemente con il livello dello studente)
 
● adeguatezza del testo (per le competenze che vogliamo costruire)
 
● accessibilità degli strumenti (contesto, attività, note linguistiche, ecc.).
 
Abbiamo quindi verificato che due dei quattro gialli pubblicati recentemente da Difusión - Il Kimono di Madama Butterly e Il drappo scomparso - soddisfacessero le caratteristiche che ci sembravano essere necessarie in un testo rivolto ai nostri studenti, e siamo rimasti tutti soddisfatti.   
 
Kimono                

Alla fine, ci siamo interrogati sul perché il romanzo giallo sia un genere particolarmente adatto per assecondare una ricezione attiva da parte dello studente, e abbiamo ipotizzato che alcune caratteristiche intrinseche di questa tipologia testuale favoriscono la partecipazione del lettore. 
 
Senza dubbio, gli elementi di segretezza, ambiguità e mistero risultano attraenti per chi legge e mantengono vivo l’interesse per il testo, però è soprattutto il continuo lavoro di ipotesi e ricostruzione degli eventi richiesto dal giallo che incarna il concetto stesso di partecipazione collaborativa del lettore nella creazione dell’opera, e permette un maggiore sviluppo delle sue abilità produttive.
 
Bibliografia
 
Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1985
Scarso, Il kimono di Madama Butterlfy, Difusión, 2014
Scarso, Il drappo scomparso, Difusión, 2014



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