venerdì 2 maggio 2014

Una giornata a Madrid con Alma Edizioni


Riprendo il filo del discorso dopo una lunga assenza e riparto dall’evento organizzato da Alma Edizioni a Madrid il 26 aprile scorso. Siamo ritornati a Barcellona tutti contenti, con l’idea di scrivere il diario di questa giornata così stimolante, di cui passo la locandina con il programma.
Questo post (che sarà pubblicato in due parti) è stato scritto a tre mani, grazie alla collaborazione di Antonella Berriolo e di Adriana Calise.
Ma andiamo al dunque, inizieremo a raccontare gli interventi di Fabrizio Ruggeri e di Paola Iasci, per poi proseguire con la presentazione di Alma TV grazie a Carlo Guastalla, per finire con l’intervento di Paolo Torresan  (tutti imperdibili!) 



Scrive Antonella:  Nel complesso, la giornata è stata molto interessante e gli interventi davvero stimolanti: di quelli che quando arrivi a casa, ti viene voglia di provare, sperimentare e anche approfondire. L’ambiente era cordiale e, come al solito, durante le pause, oltre a riposare i nostri cervelli, abbiamo anche avuto l’occasione di conoscere meglio i colleghi e di scambiarci idee e impressioni.
 

1. Strumenti online e video sul Web, una coppia irresistibile di Fabrizio Ruggeri 
 
La giornata è stata aperta da Fabrizio, che ha sottolineato l’importanza dell’ascolto e soprattutto dell’uso di video per imparare una lingua. Penso  che per noi, che insegniamo a ispanofoni,  sia importante ricordare che, benché i nostri alunni diano l’impressione di capire quasi tutto in un esercizio di ascolto, l’input orale è fondamentale per l’acquisizione di una lingua. Gli strumenti proposti per rendere l’ascolto più dinamico e aiutare l’alunno a mantenere la concentrazione e sviluppare la comprensione sono tre.

Blubbr
Blubbr permette di creare quiz a scelta multipla partendo da video di Youtube. È gratuito e abbastanza semplice da usare. Qui potete vedere alcuni esempi di video creati da Fabrizio: https://www.blubbr.tv/pub1/Fabrizio.Ruggeri

Educanon
Educanon consente di creare quiz con video di YouTube, Vimeo e TeacherTube. A differenza di Blubbr, permette di monitorare le risposte degli studenti (che, però, si devono registrare). Consente di creare fino a 8 classi e di stabilire la data in cui il video sarà disponibile per quel gruppo di alunni.
Trovate un tutorial abbastanza chiaro qui:

Edpuzzle
Delle tre piattaforme, l’ultima è davvero molto interessante e ci ha ricordato la metodologia  della classe capovolta o flipped classroom. Secondo la classe “a rovescio”, gli alunni, in modo autonomo,  esaminano i materiali preparati dal docente, mentre a lezione si riprendono e approfondiscono i punti fruiti a casa.  Edpuzzle potrebbe aiutare egregiamente a dare una spinta all’autonomia dell’apprendimento, liberando la lezione (prof e studenti) da un sacco di tempo e di fotocopie.
Infatti, anche Edpuzzle permette di creare quiz, ma con un ventaglio di possiblità decisamente maggiore. Offre l’opportunità di creare e modificare i video (sia i propri filmati che quelli trovati su Youtube, Vimeo, ecc.) allo scopo di preparare delle lezioni personalizzate.
È possibile inserire nei filmati la propria voce (fantastico!), ritagliare spezzoni del filmato per proporre solo le parti che ci interessano, nonché inserire i quiz per condividerli con gli altri docenti. Non è finita qui: consente anche la tracciabilità delle attività degli studenti e la creazione di classi. Ha un buon motore di ricerca che ci permette di cercare automaticamente su più piattaforme (Youtube, Vimeo, Ted, ecc.) e sullo stesso Edpuzzle.   Ecco alcuni esempi: http://www.edpuzzle.com/media/new
 
Se siete interessati a provarlo, trovate qui due  tutorial (in spagnolo)
 
Di queste tre risorse ci piace soprattutto il fatto che la domanda venga posta dopo l’ascolto del frammento: noi tutti abbiamo presente come l’alunno a volte si concentri solo sui punti necessari per rispondere alle domande e non sulla comprensione generale. In questo modo, il fattore “sorpresa” spinge l’alunno a mantenere alto il livello di concentrazione durante l’ascolto per ottenere una comprensione globale e allo stesso tempo precisa del testo.  Lo studente non cade così nella tentazione di entrare in “stand by” una volta localizzata l’informazione richiesta dalla domanda, ma deve rimanere molto attento. Nel caso in cui non abbia potuto rispondere in tempo, può sempre rivedere il video e rifare l’esercizio.
 
 
2.  Il PLE (Personal Learning Environment) nella classe di italiano di  Paola Lasci
 
L’altro mago della tecnologia presente alla Giornata è Paola Lasci, che ci ha parlato del PLE per la classe.  
Strumento essenziale per incoraggiare l’autonomia dello studente,   l’Ambiente Personale di Apprendimento, da cui l’acronimo inglese PLE Personal Learning Environment, si compone di tutti quegli strumenti che utilizziamo per accedere, organizzare, elaborare e condividere le nostre conoscenze.  Viene considerato come un elemento fondamentale del nostro  -con un’altra inglesata- lifelong learning,  l’insieme di competenze che apprendiamo nel corso della nostra vita.
Paola, invece, ci ha ricordato che anche i nostri alunni di italiano per stranieri possono beneficiarsi del PLE. Come indica nella slide iniziale della sua presentazione (che potete vedere qui: http://prezi.com/vvznygq50dhr/il-ple-della-classe-di-italiano/), gli strumenti che ha presentato hanno come obiettivo aumentare l’esposizione dello studente alla lingua (e anche stimolarlo all’uso attivo della stessa) e promuovere l’apprendimento autonomo in modo che possa, una volta terminato il corso e abbandonato il “nido” della scuola, continuare ad apprendere per conto proprio. 
 
                                     Paola_Iasci
(Ecco Paola in azione)
 
Tra le idee geniali di Paola c’è quella di creare un account di Google per la classe, un’identità unica per tutti. Chi ha provato a usare la tecnologia in classe, sa che la maggiore difficoltà è che gli studenti inizino: accesso, registrazione, presa di confidenza con lo strumento… insomma, gli ostacoli qui possono essere innumerevoli o sembrare insormontabili.
 
                                   Paola_un account

Ma la presentazione di Paola è stata anche una guida sincera e ben ragionata per chi volesse fare il grande salto e iniziare a usare la tecnologia come strumento per imparare una lingua: dalla pianificazione iniziale da parte dell’insegnante che deve stabilire quali obiettivi raggiungere, organizzando con una scelta oculata gli strumenti da utilizzare. 
 
Paola            Paola2
 

Riassumere qui tutti i punti trattati da Paola sarebbe impossibile, visto che la sua presentazione ha spaziato dall’aspetto sociale dell’apprendimento, all’apprendimento informale e all’autonomia dello studente, indicando  diversi siti utili per raggiungere questi obiettivi. Vi consigliamo, quindi, di dare un’occhiata alla sua presentazione, preparata con il software prezi. Ne vale veramente la pena!
Per finire questa prima parte del nostro diario sulla giornata di Madrid, segnaliamo anche il blog di Paola: Linguaviva.







5 commenti :

Unknown ha detto...

Grazie mille! E' tutto molto molto interessante anche per chi non insegna a ispanofoni! Ambra Liù

Angela Ferioli ha detto...

Ciao Ambra, l'importante è riuscire a sperimentare in classe anche con le risorse tecnologiche, ma senza cadere nel trionfalismo. Penso che l'approccio migliore sia quello scientifico, con il metodo di interpretare criticamente i cambiamenti osservati negli studenti. Anche noi prof proseguiamo per tentativi ed errori, non trovi?
E a proposito, qual è la madrelingua dei tuoi alunni?

Fabrizio ha detto...

Brava Angela, bel riassunto e sempre con il dubbio che nasce dal volere sperimentare. uon riassunto, utile come autoriflessione e come input anche per chi non era alla giornata di Madrid. Un abbraccio

paola ha detto...

Angela, grazie per il riassunto e per avermi chiamata maga della tecnologia! Magari lo fossi veramente! Vengo sul tuo blog con un anno di ritardo, ma ti rileggo sempre volentieri. Vediamo se riesco a venire ad ottobre alla giornata Alma a Barcellona, immagino che tu non te la perda! Saluti e buona estate, Paola

Angela Ferioli ha detto...

Ciao Paola! Non solo io ti considero una maghetta della tecnologia, ma anche Antonella e Adriana, le colleghe che hanno scritto il riassunto della giornata. Anch'io ho poco tempo per leggere tutto quanto c'è d'interessante, ormai davvero tanto, per l'italiano a stranieri. E ancora meno tempo di scrivere su Incroci, ma da oggi, primo giorno di ferie prometto di fare i compiti delle vacanze!
Buona estate anche a te, ci vediamo a Barcellona in ottobre :)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...