giovedì 23 giugno 2011

UN QUIZ: QUANTO RICORDANO GLI ALUNNI?

Nel 1984 L. R. Allwright si chiedeva perché gli alunni non imparano quello che gli insegnanti insegnano. Dopo ventisette anni, con molta acqua passata sotto il ponte della glottodidattica, la sfida per trovare risposte al quesito si gioca anche con le nuove tecnologie. Ma la multimedialità rappresenta davvero un aiuto alla memoria e alla comprensione?  Vale a dire, può migliorare l’abilità di  rielaborazione del materiale in situazioni nuove?
Intanto che ci riflettiamo, ecco un quiz per ripassare (o per scoprire) quanto ricordano gli alunni di quello che gli propiniamo. Vediamo chi di noi prof è il più bravo e il più veloce.
  



Fonti: 

Le percentuali sono tratte dagli esiti di una ricerca condotta da Matthew P. Murgio, Communication graphics, 1969.

Più di recente, nel 1994 S. Begley ha ritoccato le percentuali: 
Begley, S,  Teaching Minds to fly with Discs and Mice, Newsweek, 31 maggio 1994, p. 47.

L’articolo è citato da

K. Katerinov in L’acquisizione di una lingua seconda nell’era digitale. La multimedialità applicata al progetto Socrates, Università per stranieri di Perugia, 2001 pag. 4. Segui il link, qui.

P. Celentin – R. Troilo, Audiovisivi, intercultura ed italiano LS,  Università Ca’ Foscari, Venezia, 2005, pag. 28


Concludo con una riflessione. Per stimolare la motivazione dei nostri alunni abbiamo a disposizione ormai un’infinità di materiali in rete. Sarà necessario tuttavia tradurre in una didattica efficace e mirata l’ingombrante presenza di tanto materiale. In caso contrario, il sovraccarico cognitivo è servito, il povero cervello umano si difende bloccando la propria capacità di prendere decisioni.  Lo mette in evidenza questo recente articolo di S. Begley : I can’t think! , Newsweek, 27 febbraio 2011.


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