lunedì 18 agosto 2008

IL MARE IN CLASSE

Riprendo il discorso sul rumore del mare che ho avviato nel post precedente. L'ascolto di alcuni suoni potrebbe diventare un buon punto di partenza per stimolare la memoria, la percezione di immagini o emozioni. Non mi riferisco soltanto alle onde marine, ma a qualsiasi altro effetto sonoro dalla carica suggestiva.

Alcuni spunti.


Per tutti i livelli: brevissimi suoni da tradurre in parole, in brevi poesie come Haiku.

Un'attività per un livello A2:

- scopo del compito e obiettivi cognitivi: acquisire lessico nuovo e ripescare le parole dalla memoria (o come si dice: recuperare le conoscenze pregresse). Produrre un breve testo narrativo con alcune di queste parole.

- materiali in classe o a casa: il dizionario. Inoltre, in caso di assegnare una parte del compito a casa: se si ha un blog di classe, o un account con Google Doc, questi file si possono caricare in un post in modo da lasciare libertà agli alunni di riascoltarli al momento di eseguire il compito.

- Obiettivi linguistici:

a) sviluppare in modo autonomo il lessico: una giornata al mare, i colori, le parole delle vacanze, della spiaggia, dei piatti di pesce... Inoltre: in base alle connotazioni semantiche suscitate dagli effetti sonori, lasciare gli studenti liberi di proporre tutte le parole che ritengano opportune e utili per un'interazione orale posteriore, con tutta la classe.

b) sviluppare la capacità di produzione orale e scritta.

La scrittura mette in gioco ben altre competenze, ma qualora si decidesse per il compito scritto, si potrebbero tener presente anche i verbi di movimento, forse i tempi verbali al passato (se devono parlare di un ricordo), le preposizioni, alcuni avverbi di luogo e di tempo.

Quando utilizzare questi materiali: a mio avviso sarebbe meglio presentare l'attività come lavoro d'avvio di un percorso didattico. In questo modo gli studenti saranno in parte i ricercatori autonomi di ciò che devono apprendere. Tuttavia, va bene anche come lavoro di sintesi, per richiamare il lessico di un'unità didattica svolta.

Lavoro collaborativo in classe: in coppia o in gruppi di tre.

Tempo: la durata degli esercizi dipende dal compito assegnato. Si potrebbe stabilire 1/2 ora per un lavoro sulle parole. Ovviamente il tempo va modificato in base alla difficoltà del compito.

Valutazione: individuale e di gruppo.

Procedimento: ogni docente deciderà quali proposte sono più adatte al livello della classe. A me ne vengono in mente alcune (altri suggerimenti sono benvenuti!!!):

1) Gli alunni ascoltano gli effetti sonori e in gruppo iniziano a ricordare le parole con un brainstorming, oppure con l'aiuto del vocabolario scelgono parole con caratteristiche semantiche comuni, ma che iniziano con le lettere dell'alfabeto:

A acciuga, agitato...

B bagnino...

C calmo...

D ... perplesso

Assegnare un tempo limitato e introdurre la competizione tra i gruppi, per rendere il lavoro più stimolante.

Favorire la partecipazione attiva, gli alunni diventano dei "ricercatori" di parole.

Variante

1) Lavoro individuale (anche a casa): ogni alunno scrive almeno otto parole oppure otto frasi che contengono le parole scelte. Le spediscono via mail all'insegnante per una verifica preliminare (io procedo sempre così, per effettuare la correzione e la valutazione individuale).

3) Lavoro di gruppo: gli alunni all'interno di ogni gruppo confrontano ciò che hanno scrtto. Primo lavoro di sintesi, in cui cancellano le parole o le frasi ripetute, da suddividere poi in vari insiemi. Infine, prendono una decisione su:

- quale elenco comune presentare alla classe,

- che cosa scrivere o raccontare alla classe con le parole e le frasi scelte

- come presentare il proprio scritto alla classe, motivando le proprie scelte.

Prima del confronto in plenaria, se il gruppo non concorda dovrà ricorrere all'aiuto dell'insegnante.

Valutazione finale del gruppo: l'insegnante valuta l'orale, oppure raccoglie gli scritti per una correzione posteriore.

per quanto riguarda il lavoro tra pari, non ho la pretesa di spiegare qui le varie modalità operative dell'apprendimento cooperativo, ma soltanto di condividere qualche idea.

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Per un livello B2 e oltre.

Dalle "reti di parole" alla costruzione di un racconto. Gli obiettivi linguistici riguarderanno gli elementi in programma, quali i connettivi per narrare e argomentare.

Lavoro in classe: decidono chi scriverà le varie parti del racconto. A casa: ognuno scrive la propria parte ed eventualmente la spedisce al prof per la correzione.

Seconda parte, in classe: gli studenti condividono i propri brani con i compagni di gruppo, confrontano le versioni e decidono come costruire la storia. Presentazione alla classe.

Valutazione. i docenti decideranno che cosa valutare, in base alla propria scala di priorità: la coerenza testuale, gli elementi di continuità della storia, la correttezza nell'uso dei tempi, l'originalità del lavoro...?

Un'ultima considerazione. Come Ulisse stiamo seduti davanti a questo mare di Internet che spesso non conosciamo, eppure la tecnologia offre altre modalità di svolgimento collaborativo della scrittura. Perchè non usare la scrittura condivisa degli wiki? Sarebbe molto più comodo e veloce da modificare, tanto per gli alunni al momento dello scambio del lavoro, quanto per il docente che avrebbe un accesso immediato per la correzione dei compiti.

La pubblicazione definitiva degli scritti resterà visibile a tutta la classe, con soddisfazione garantita degli autori.

















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