sabato 3 maggio 2014

Una giornata a Madrid, seconda puntata.


Ecco la seconda parte della nostra giornata a Madrid, di cui troverete molte foto sul facebook di Alma. 
Per questo post si è impegnata Adriana Calise che ci racconta: 

 
Improvvisazione, musica, narrazione: dare vita a un racconto 
di Paolo Torresan
                    Torresan


L’intervento di Paolo ci ha trasportato in una dimensione “teatrale”, in cui tutti noi docenti abbiamo partecipato attivamente all’interpretazione e creazione di storie, potendo sentire sulla nostra pelle come funzionano le diverse tecniche da lui esposte.
Paolo, infatti, ci ha offerto spunti interessanti su come raccontare e far raccontare una storia ai nostri studenti, per sviluppare le abilità della comprensione orale e produzione orale. 
 
Per cominciare, Paolo ci ha presentato le “sandwich stories”, storie in cui si combina l’uso della L1 con la L2 attraverso l’inserimento graduale di un numero sempre maggiore di parole nuove.
L’insegnante racconta una storia, recitandola con gesti e movimenti che facilitano la comprensione orale da parte dei bambini. Questi ultimi partecipano al racconto, imitando i gesti del docente e ripetendo le parole associate ai movimenti. Ogni giorno la storia si ripete, ma con parole nuove, fino ad essere raccontata interamente nella L2.
 
Prendendo ispirazione dallo storytelling e dal TFR, le sandwich stories hanno come elemento chiave la ripetizione corale della storia, a svantaggio dell’accuratezza fonetica, ma favorendo l’associazione del movimento alla lingua. 
 
Sebbene l’idea non sia nuova, in Italia sono solo in pochi ad occuparsene e principalmente per bambini: Flora Sisti e Verusca Costenaro, coautrici di  Educare i bambini alla lingua inglese (2012)
 
Ma come fare tutto ciò in classi di adulti?
 
Paolo, ispirandosi alla deep-end strategy di Brumfit e Johnson, ci ha parlato di “modello circolare”, per indurre gli studenti a produrre ipotesi prima di leggere un testo. 
Come?
Se il docente fornisce elementi minimi per raccontare una storia, crea un vuoto che gli studenti devono colmare interpretando e sviluppando la storia a modo loro.
Ed ecco che i disegni contenuti in una lettera scritta da una donna analfabeta diventano gli elementi minimi per raccontare la nostra versione della loro storia d’amore! (G. Bufalino, La luce e il lutto, Sellerio, 1996  http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2012/10/Lettera_bufalino.jpg).
 O come, per “drammatizzare” una canzone, si possono creare dei fotoromanzi in cui gli studenti mettono in scena quanto hanno compreso del testo.
 
Quali sono, dunque, gli elementi da tener presente per dare vita a una storia?
L’improvvisazione, accettando sempre l’apporto del compagno (yessing) e aggiungendo nuovi elementi al racconto (adding). In poche parole, bisogna preparare gli studenti a seguire il gioco del compagno, facilitando il suo compito senza contraddirlo e senza porgli domande che farebbero ricadere tutto il peso della storia solo su una persona. 
L’intervento collaborativo dei compagni deve servire a colmare il vuoto per far procedere la storia fluidamente e, dunque, rappresenta un aiuto, non un ostacolo. Il problema da risolvere, senza il quale manca la tensione che spinge il racconto in avanti e non ci sarebbe la storia.
L’ascolto attivo, altrimenti non si riesce a partecipare alla creazione di una storia. Se gli studenti non ascoltano attentamente cosa dice l’interlocutore, perderanno il filo del racconto.
 
Per ulteriori approfondimenti, seguono suggerimenti bibliografici di Paolo Torresan sullo storytelling per l’apprendimento della lingua straniera:
 
- Andrew Wright: Creating Stories with children, 1997
- John Morgan & Mario Rinvolucri, Once upon a Time, 1984
- David Heathfield, professore e trainer in diverse università, tra cui l’Universitat Ramon Lull di Barcellona, vedi nel blog Horizon Language Training.
O nel video di youtube sulla storia Juan and the magic tree
 

2.  Alma TV e Nuovo Espresso 1 - di Carlo Guastalla 

 

Carlo_Guastalla

Nell’ambito di questa giornata di formazione, ci siamo anche fatti un giro perlustrativo nella Web TV che Alma ha inaugurato recentemente. 
Con Carlo alla guida, siamo entrati in questo canale tematico interamente dedicato alla lingua e cultura italiana e abbiamo scoperto insieme tutte le sezioni che contiene.
Dalla grammatica ai fumetti, dai quiz al cinema, Alma TV si presenta come un nuovo strumento didattico a disposizione di docenti e studenti, il tutto sotto forma di video che possono essere visti sia in streaming sia on demand in maniera completamente gratuita.
Pensata come una vera e propria televisione, Alma TV trasmette programmi 24 ore su 24, con il vantaggio di presentare materiali e attività in una pratica classificazione per livelli.
In sintesi, è:
  • Per gli insegnanti, un contenitore di idee, seminari, materiali messi a disposizione di tutti, ma anche una piattaforma per dialogare e condividere: esiste la possibilità di mandare ad Alma video da pubblicare o di contribuire con idee per l’utilizzo del materiale disponibile caricandole nella sezione dei commenti di ogni video;
  • Per gli studenti, invece, un valido supporto per rinforzare la lingua e immergersi nella cultura italiana.
Per tutti i curiosi, il modo migliore per saperne di più è cliccando su www.alma.tv!
 

Nuovo Espresso 1
 
Per la gioia di tutti i presenti, Alma ci ha regalato in anteprima una copia del Nuovo Espresso 1! Un’edizione rivista, aggiornata e ampliata con un glossario a inizio unità e un test di ripasso alla fine e che contiene foto più attuali, spiegazioni più chiare e una grafica più accattivante.
Ma le novità principali sono rappresentate dal progetto di fine unità, che consente di mettere in pratica le competenze acquisite nel mondo reale, e dal videocorso a puntate, contenuto nel DVD rom allegato al libro.
Per richiedere copie saggio scrivete a alma@almaedizioni.it.  


6 commenti :

Fabrizio ha detto...

Grazie mille Adriana! Veramente un bel riassunto, ben fatto e pieno d'informazioni preziose. Per quanto riguarda lo streaming di Alma Tv io non ho problemi di nessun tipo. Controlla che la velocità del collegamento internet sia superiore ai 7/8 Mb, che la RAM del computer sia libera e che le versioni di Flash player siano aggiornate.

Anonimo ha detto...

Ciao Fabrizio!!! Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto!
Per quanto riguarda Alma TV, come ho detto a Carlo nel Facebook, è stata Angela ad avere problemi di connessione e ad aggiungere il commento tecnico.
A me ha funzionato sempre bene e, infatti, stiamo provvedendo a modificare l'articolo.
Adriana

Carlo Guastalla ALMA Edizioni ha detto...

Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a fare di questa giornata un momento di confronto e condivisione.
Quanto ad ALMA.tv, per qualsiasi problema scriveteci a almatv@almaedizioni.it.
Vi ricordo però che essendo una tv con trasmissione in streaming, ha bisogno di una velocità di connessione adeguata.

Angela Ferioli ha detto...

Ciao a tutti, ho riprovato a ricollegarmi alle rubriche di Tartaglione e adesso il filmato sul congiuntivo funziona bene, ho anche incorporato senza problemi il codice di due filmati nel mio wiki di classe. A quanto pare, sono io che m'impallo... Comunque, sto aspettando i commenti dei miei colleghi. Ringrazio Carlo per la disponibilità di Alma TV ad ascoltare i nostri dubbi più o meno amletici :)
Ma lasciamo da parte per un momento le beghe tecnologiche e ritorniamo allo storytelling. Sto cercando di proporlo a lezione, anzi riproporlo, dato che lo usavo alcuni anni fa. Lo fate anche voi? Il problema è il tempo, mannaggia, e lo stress di non finire il programma... Che barba!

Fabrizio ha detto...

Devo dire che lo storytelling l'ho proposto poche volte e non così bene come l'ha presentato Paolo Torresan. Ci metterò mano dopo aver studiato e programmato di più la cosa. Vi farò sapere...

Angela Ferioli ha detto...

Grazie Fabrizio!

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