lunedì 12 maggio 2014

Collocare le parole al posto giusto


Ho letto un bel libro o un libro avvincente?
Michelle Obama è una grande donna, o una donna grande?

Con il Dizionario delle collocazioni (2012) di Paola Tiberii  abbiamo a disposizione un nuovo  strumento per trovare una risposta a queste domande, per combinare le parole giuste e lavorare sul lessico con meno esitazioni nella prassi didattica quotidiana.
Paola Tiberii ha presentato il suo Dizionario presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, suscitando molto interesse tra i docenti di italiano per stranieri di varie scuole e istituzioni. 
L'opera si affianca al Dizionario delle combinazioni lessicali, di Francesco Urzí (2009),  entrambi si rivolgono ai tanti utenti che desiderano avere a disposizione uno strumento di consultazione per la propria attività professionale, vale a dire non solo agli addetti ai lavori, linguisti o professori, ma anche avvocati, giornalisti, studenti, tra cui gli studenti d'italiano come lingua straniera. Infatti,  le collocazioni a lezione di una L2 coinvolgono molti aspetti, dalla grammatica (concordanze, ecc.), alla semantica fino all'uso pragmatico della lingua. Eppure di solito si è fatta poca attenzione all'aspetto sintagmatico del lessico. 
Alla fine di questo post provo a suggerire un'attività da proporre a lezione.
Ma cosa sono le collocazioni


Molti non lo sanno, benché sia difficile fare a meno di loro quando parliamo. Una buona definizione di collocazione potrebbe essere: ogni parola significa perché si unisce ad un’altra. Attenzione, però, le parole hanno le proprie simpatie ed antipatie, non legano con qualsiasi cosa si ritrovino davanti (o dietro). No, per unirsi correttamente devono riconoscersi mutuamente, purtroppo senza far troppo caso a regole e ragionamenti.
Per capirci, provate a collocare vicino a caffé gli aggettivi forte e potente. La combinazione caffé forte ci sembra subito normale, perché la usiamo, mentre per un caffé potente percepiamo subito una stonatura. L’abbinamento non è quello giusto, ovvero non lo riconosciamo. E il contrario di caffé forte non è debole, ma leggero
Il fattore della riconoscibilità ci aiuta dunque a capire quando una combinazione è dotata di significato, indicando al parlante madrelingua come scegliere le forme necessarie per costruire gli enunciati.
Per gli studenti stranieri, tuttavia, le scelte si complicano proprio perché possiedono un inventario di possibilità limitato, per cui è normale che sbaglino l’accostamento di elementi lessicali, a volte tirando a indovinare, spesso trasferendoli dalla propria lingua: gli studenti spagnoli dicono droga dura, convinti di parlare benissimo, ma in italiano diciamo droga pesante.
Così senza volere creano metafore più o meno divertenti, come in una situazione “surrealista”, ignorando che in italiano una situazione può facilmente diventare surreale. Personalmente mi piace molto incoraggiare la creatività durante la lezione sul lessico, ma è anche vero che è nostro compito evitare agli studenti di inciampare in troppi malintesi durante il loro soggiorno in Italia. 
Il Dizionario delle collocazioni si compone di un lemmario di 6.000 termini e circa 200.000 collocazioni, tra cui non compaiono quelle più frequenti (bello, brutto, grande e piccolo), mentre troviamo le collocazioni dell’italiano contemporaneo senza un uso specifico particolare.
Pratico per la sua maneggevolezza, facile da consultare, l'opera è disponibile in CD e online, oltre al formato cartaceo. La versione in CD riconosce le forme flesse, esempio: cliccando sul participio letto rimanda a leggere concatenandolo agli avverbi pertinenti:
leggere ad alta voce, a fondo, attentamente, scorrevolmente ecc.

Come usarlo in classe?

Per i nostri studenti è necessario capire quali parole formano l’unione giusta con altri lemmi.   Un’attività facile potrebbe essere la seguente:
1. Preparazione:  preparare e fotocopiare per ciascun alunno un elenco di parole chiave da un testo, precedentemente letto ed eventualmente analizzato.  Preparare l’informazione che si vuole proporre per ogni parola dell’elenco (vedi punto 3). 
Mettere a disposizione il Dizionario delle collocazioni.
2.  Consegnare l’elenco delle parole
3. Scegliere una parola a caso, non leggerla e non seguire l’ordine dell’elenco. Ad esempio, se le parole sono:
  • tifo
  • caffè
  • leggere
  • scrivere
  • ……
se iniziamo con leggere, dettare soltanto l'informazione preparata per far svolgere il seguente compito,  in coppia o in gruppi di tre: 

                  - si fa quando si riconoscono i segni della scrittura
                  - si colloca con molti avverbi: segnalatene almeno 3
                  - può essere seguita dalla preposizione “tra”:
                   fai degli esempi (esempio: leggere tra le righe)
                  - può essere seguita dalla preposizione “in” articolata:
                    fai degli esempi (leggere negli occhi)

4.  Ogni gruppo cerca il lemma nel proprio elenco, tentando di svolgere il compito e aiutandosi con il dizionario delle collocazioni.
5. Continuare con le altre parole.
6.  Verifica in plenum.
7. Per compito scritto, gli alunni possono scegliere almeno tre esempi di collocazioni e formare delle frasi.

Attività adattata da "All around the word" dal libro di Chaz Pugliese, Being Creative, Delta Publishing, 2010

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