mercoledì 30 settembre 2009

VENDEMMIA 2.0

Bacco






“Nunc est bibendum”, in tempo di vendemmia propongo un abbinamento insolito tra vino e l’italiano per stranieri, a cui aggiungerò un po’ di Facebook o altre reti in circolazione.
Per non ingarbugliarmi su un tema così anomalo, tenteró di procedere con ordine.
Com’è che mi sono interessata di bottiglie?
Devo confessare, innanzitutto, di non saperne granchè di vini e liquori, ci sono capitata per caso alla fine dei corsi in giugno, quando l’ultimo giorno di lezione un alunno, titolare di un’agenzia di pubblicità, mi aveva chiesto di parlare di questo tema che lo appassionava. Alla fine delle lezioni ci aveva fatto degustare uno dei suoi vini del Priorat, una zona vinicola della Catalogna. Ho dovuto promettergli di preparare qualcosa sulla cultura del vino, ma come affrontare un argomento su cui sono a digiuno? Mi sono messa nei panni degli alunni, visto che ne so quanto loro, iniziando una breve ricerca che mi ha aperto le porte di un campo, anzi un vitigno infinito. Primo problema: da che parte cominciare. È cruciale una scelta oculata del materiale (autentico o rifabbricato dall’insegnante), altrimenti si dovrebbe aprire un corso soltanto su questo argomento!
A questo punto vorrei condividere quello che ho trovato e che proporrei in classe.
Si potrebbe cominciare con un’introduzione ai vini italiani, un approccio iniziale un po’ scontato, ma necessario. Mi riferisco a una breve introduzione, dato che in Italia non c’è regione che non abbia i suoi vitigni. Su Internet c’è Viniamo.it, un sito di vini su cui gli studenti navigheranno volentieri, perché è facile da usare, basta passare il cursore sulle bottiglie della pagina principale. Attenzione, il caricamento all’inizio è un po’ lento, ma poi per ogni bottiglia appare la scheda informativa della sua provenienza geografica, la denominazione, la tipologia, i produttori e il prezzo. Nelle schede si leggono riferimenti anche al lessico dei colori, la frutta o dei cibi, ma la loro funzione non è soltanto informativa. Questi testi infatti suscitano una certa sorpresa a causa di una caratteristica linguistica particolare, per gli accostamenti inusuali aggettivo-sostantivo che ne incrementano la resa espressiva. Ecco un esempio:
Negroamaro di Puglia: Anche il suo nome va assaporato piano piano. Di sicuro l’ha fatto il famoso gruppo musicale salentino: i Negramaro. Dice il sommelier:
colorato di rosso porpora, dai riflessi nero violacei. Il profumo è intenso e persistente, fruttato, con sentori di ribes nero e frutti di bosco, speziato, con note di timo. In bocca si rivela vino di grande corpo, vellutato e armonico, con finale lungo e sapido.
Negroamaro di Puglia si abbina bene a primi piatti robusti, ai secondi a base di carni rosse e bianche e ai formaggi stagionati.Si consiglia di servire il vino a temperatura ambiente (16°-18°).

Quasi quasi vien voglia di provarlo.
Leggendo la descrizione di un bianco che si chiama “Pigato” mi sono imbattuta in una curiosa analogia lessicale tra il ligure e il catalano:
Il nome dell’uva pigato potrebbe derivare dal dialetto ligure “pigau”, ossia punteggiato, perché i grappoli, colti molto maturi, hanno gli acini cosparsi da piccole macchie color marrone che in dialetto vengono chiamate “pighe”.
In catalano “piga” significa lentiggine, neo, macchia della pelle. Quale sarà l’etimologia del catalano “piga”? Ce lo devono spiegare i nostri studenti ;-)
Per questi testi di tipo informativo, descrittivo e argomentativo ogni insegnante deciderà quali esercizi proporre secondo il profilo della classe.
Questa è la prima parte del post, nel prossimo continuerò a ragionare di vini e social media.
CIN CIN! %-}




lunedì 21 settembre 2009

SUCCESSO DI MOODLE ALL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA



Dalla newsletter Mondo Moodle mi arriva la notizia del notevole successo del progetto Moodle dell'Università di Roma "La Sapienza", che si è distinta a livello mondiale per la brillante sperimentazione e la diffusa applicazione di moodle per la didattica universitaria.

Negli ultimi cinque anni (dal luglio 2004) più di 50.000 tra docenti e studenti hanno partecipato a ben 1000 corsi. Tra le news di Helen Foster su Moodle.org. trovo il sito e-learning a la Sapienza con Moodle che ha in progetto per ottobre due corsi d’introduzione all’utilizzo della piattaforma, aperti anche ad esterni, in modalità in aula.

L’Università utilizza Moodle per le molte discipline delle diverse facoltà, tra cui anche corsi di lingua inglese specialistica, tedesco e francese.

La storia delle diverse inziative – tra cui l’uso di moodle per gli esami di inglese - viene spiegata nel documento Servizio di supporto alla didattica e alla formazione via Internet:

Tale piattaforma viene inoltre efficacemente utilizzata per gli esami di inglese, con domande a quiz e prove di ascolto in cuffia, degli studenti delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza (oltre 10.000 studenti esaminati in circa 50 sessioni tra febbraio 2005 e febbraio 2008).

La metodologia integra diverse modalità: apprendimento sincrono/ asincrono, collaborativo, blended.




mercoledì 16 settembre 2009

UN CORSO DI AGGIORNAMENTO E UN CONVEGNO PER I PROFESSORI D’ITALIANO ALL’ESTERO




Edulingua, scuola-laboratorio di lingua e cultura italiana di Castelraimondo (Macerata) propone due ghiotte iniziative: dal 28 settembre al 10 ottobre un Corso di Aggiornamento sull’Italiano LS, diretto agli insegnanti di lingua e cultura italiana all’estero, e il 9-10 ottobre un Convegno sull’Italiano a stranieri. Mi dispiace di arrivare un po’ in ritardo con questo avviso, le richieste d’iscrizione infatti dovevano pervenire entro e non oltre l’ 11 settembre 2009, ma chissà se telefonando al numero di Skype in fondo alla pagina degli eventi, ci si può mettere d’accordo… Provar non nuoce, perché è previsto un rimborso per le spese di viaggio, fino ad un massimo di 250 euro per i partecipanti provenienti dall’Europa e fino a 500 euro per i partecipanti provenienti da paesi extra-europei.

Gli eventi sono organizzati dai docenti di Edulingua in collaborazione con il Master in Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale, con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata.

Il Corso offre una visione prospettica degli approcci didattici correnti, da una riflessione sui nostri problemi quotidiani durante l’insegnamento della grammatica, o del lessico, alla messa in gioco delle competenze digitali e multimediali anche per gli insegnanti e gli alunni d’italiano:

L’internet sociale e le ultime frontiere della tecnologia nella classe di lingua (a cura di Giorgio Massei),

oppure Mediando tra grammatica e cultura: attività ludiche (anche multimediali) in prospettiva interculturale, di Francesca Vitrone.

Per chi fosse interessato alle tecniche di drammatizzazione teatrale per l’insegnamento delle lingue è previsto un laboratorio specifico:

“Il glottodramma”: il teatro come approccio olistico all’apprendimento linguistico, una proposta di Rosella Bellagamba e Barbara Rocci.

Consapevole che la lingua è un insieme di elementi mutevoli, il Convegno mette a fuoco le implicazioni dell’interculturalità con le varianti linguistiche dell’italiano L2.

Oltre agli eventi, una scappata nelle Marche ricarica sempre!





mercoledì 9 settembre 2009

SU YOUTUBE I NUOVI CORSI D’ITALIANO



Un video carino carino sui nuovi corsi per il prossimo autunno. Uno strumento semplice, immediato, facilmente riconoscibile dall’utenza, il tutto grazie ad una bravissima insegnante dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona che lo ha preparato (a costo zero) con l’aiuto di GoAnimate.

Sembra che l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona cominci finalmente a soccombere all’onda digitale, ha deciso addirittura di aprire la propria pagina su Facebook. Rinnovarsi o morire, in tempi di crisi c’è poco da scherzare, l’offerta linguistica di questo IIC come pretende di sopravvivere senza la visibilità della rete? E allora, quali strategie e tattiche usare per vendere le lezioni di lingua italiana?

Ci provano con questa offerta rinnovata di moduli agili e pratici che comprendono laboratori di teatro, cinema, musica, nonché corsi per il lavoro in azienda, il settore alberghiero, il turismo ed altro ancora. La nuova offerta completerà quella già collaudata dei corsi tradizionali di lingua per tutti i livelli. Tutta l’informazione per i corsi si trova sulla web ufficiale dell’Istituto. Per quanto riguarda Facebook, il muro è stato inaugurato da poco, ma ha già 91 iscritti che stanno aumentando velocemente.

In un mondo così complesso, il social network, YouTube, i motori di ricerca renderanno l’IIC un po’ web 2.0? Riuscirà ad entrare in contatto diretto con i futuri studenti con più efficacia?

Come l’offerta intenda soddisfare le aspettative degli studenti è tutto da capire. Non nascondo una certa perplessità, perché il problema che spesso incontrano gli insegnanti è la difficoltà di conciliare le lezioni in aula con le nuove possibilità didattiche offerte dalla rete. La mancanza di coerenza diventa palese, perché questa nuova iniziativa sembra scontrarsi con le difficoltà di sempre che non fanno sistema, mi riferisco allo spazio che non c’è, all’assenza di computer, di un angolo multimediale pur piccolino. Mi duole dirlo, forse è un po’ antipatico ricordarlo, ma ci aggiungerei gli ottimi insegnanti, anche giovani, purtroppo non preparati specificamente ad affrontare la sperimentazione metodologica generata dalle tecnologie.

Non mi va molto di fare pubblicità a nessuna istituzione in particolare, ma in questo caso mi sembra doveroso parlarne perché conosco il lavoro disinteressato degli amministratori che curano la pagina su Facebook, le belle iniziative intraprese durante l’estate, sacrificando in parte le ferie. Ad esempio un quiz per ogni giorno della settimana: il lunedì grammatica, il martedì vocabolario, ecc. grazie ad uno sforzo a basso costo con l’obiettivo di creare un servizio parallelo, destinato esclusivamente al canale internet.

Sarebbe bello che lo sforzo non sia ricompensato dalla solita distrazione. Non possiamo permettercelo.

P.S. naturalmente aspetto la pioggia di critiche a quello che ho scritto :0)


martedì 8 settembre 2009

SLANG




Completamente ammummiata dal rientro, mi sono risvegliata un po’ con l’articolo “Anvedi quella, è scattata d’ormone!” pubblicato dallo Slangopedia dell’Espresso, vocabolario online dello slang, adesso anche in formato video e audio.


Dall’articolo ho imparato il termine partenopeo pariare, ovvero io in vacanza pariavo, mi sembra di capire. Che bello pariare… Poi cliccando su stati d’animo nella nuvoletta ho trovato il lemma che definisce esattamente la vivacità d’ingegno che mi caratterizza in queste ore e che ho coniugato all’inizio del post.

Slangopedia è un vocabolario interattivo che si arricchisce con le parole, le metafore e i modi di dire aggiunti direttamente dagli utenti. Ora è possibile anche registrare la propria voce, inviando video e audio ripresi con il computer o il telefonino.

Per chi si trova di continuo ad affrontare le variazioni del linguaggio, più o meno giovanile, lo Slangopedia rappresenta una risorsa inevitabile, anche per l’attenzione alla variabile di spazio. Infatti se il solito alunno ci chiede come si dice “pijo”, troveremo senza sudare anche il termine in uso in Lombardia.