venerdì 27 marzo 2009

INSERIRE UN QUIZ INTERATTIVO IN UN VIDEO DI YOUTUBE


ESLvideo.com permette di preparare dei quiz da aggiungere direttamente in coda a un filmato di Youtube, Google Video e altri.

Giusto per provare, ho preparato un esercizio da un’intervista al regista del film Fuga dal Call Center, uscito da poco nelle sale italiane (l’audio parte dopo qualche secondo).




Dopo aver preparato l’esercizio, il programma fornisce il codice da copiare e incollare sui siti di classe (wiki o blog). Infatti è facilmente integrabile in

- Pbwiki e Wikispace;

- Moodle

Alcuni svantaggi: il programma è stato creato come risorsa per l’inglese, non permette di personalizzare l’interfaccia e quindi le istruzioni non si possono tradurre in italiano. Inoltre, è disponibile soltanto il tipo di quiz a scelta multipla, rigidamente impostato su 3 domande. Bisogna pensare bene l’ordine dell’inserimento delle domande perché una volta inserite non è possibile cambiarne la posizione (come succederebbe invece in un normale esercizio hotpotatoes).

Un vantaggio comunque ce l’ha ed è l’immediata visualizzazione del quiz sotto il video, rivelandosi uno strumento comodo per verificare la comprensione di un filmato.


martedì 24 marzo 2009

SPEDISCI UNA POLEMICA DI ALESSANDRO BARICCO CON YOUSENDIT

Una mia infaticabile e aggiornatissima collega, Antonella, mi ha inviato con YouSendIt il file audio di un programma radio che commenta un intervento molto polemico di Alessandro Baricco, pubblicato da Repubblica il 24 febbraio.

Baricco si chiedeva: dare soldi pubblici alla cultura, si o no? Argomento spinoso che fa arricciare il naso a tutti gli addetti ai lavori dei più svariati ambiti culturali, ma non più di tanto a molti cittadini.

Qui però apro una parentesi, visto che ho citato YouSendIt. Meglio procedere con ordine.

Innanzitutto, che cos’è YouSendIt.

Si tratta di un servizio di collaborazione online che permette di caricare, inviare e ricevere dei documenti di grandi dimensioni in formati diversi, come per esempio file compressi (zip), Office, PDF, audio e video (film, ecc.). Lo scopo è di condividere i file più pesanti che finiscono sempre per bloccare i server di posta elettronica.

Come funziona:



YouSendIt vi permette di spedire, ricevere e fare il tracciamento di file di grosse dimensioni. Dimenticate le email non recapitate, i server FTP e i servizi di spedizione notturna.


Dopo essersi registrati, per inviare un file:

- inserire gli indirizzi email dei destinatari e un messaggio opzionale

- caricare i file e pulsare “send it”

- il destinatario riceverà il file al proprio indirizzo di posta elettronica.

Più facile di così, impossibile.

Il servizio offre uno spazio gratuito di condivisione fino a 100MB. Per uno spazio di 2GB invece non impone nessun limite per il numero di file da caricare, ma bisogna pagare 9.99 dollari al mese.

E per tornare alla polemica di Alessandro Baricco?

Il file audio che Antonella ha spedito ai colleghi si riferiva all'articolo Basta soldi pubblici al teatro, meglio puntare su scuola e tv.

Con un titolo simile, la valanga di commenti è assicurata, non solo in coda all’articolo di Repubblica, ma anche su tutti i blog che ne danno eco. Il file audio, invece, appartiene alla puntata di Radio Condor di Rai-Radio2 che si può ascoltare dal blog dei conduttori, Condor 2.0.

Le sovvenzioni pubbliche alla cultura hanno sostenuto la vita civile e democratica del paese, difendendola dall’inerzia del mercato, ovvero dalla logica del profitto a tutti i costi. Ma in tempi di recessione economica i soldi pubblici per la cultura sono spesi bene? Perché finora abbiamo pensato che andassero destinati in questo modo? Negli ultimi anni, quali sono stati i risultati di questi finanziamenti pubblici a pioggia? Belle domande da polemicone, totale globale, come dicono i due conduttori radio.

Spostate quei soldi, per favore, nella scuola e nella televisione.

Azzerate i convegni e pensate a costruire una nuova generazione di insegnanti ben pagati.

A queste proposte di Baricco si potrebbe obiettare che, dietro la televisione, in Italia incombe sempre lo spauracchio delle reti a ideologia unificata e tuttavia il suo discorso si snoda, ben articolato, fra argomenti che bisognerà pure affrontare in qualche modo. La gente non ha soldi per gli spettacoli (Il sole 24 Ore), il governo taglia i fondi per l’Università, ma i costi aumentano, i dati sulla ricerca attestano il disastro, per non parlare dei dati del rapporto Ocse-Pisa 2007.

Il problema non è solo italiano e anzi mi sembra opportuno trasformare il tutto in una proposta didattica. Sto pensando (penso troppo?) di proporre agli alunni di un corso avanzato di conversazione la scelta di alcuni passi dell’articolo e l’ascolto della prima parte della puntata.

I motivi per coinvolgerli non mancano: in queste ultime settimane abbiamo letto sui giornali spagnoli che la scure della crisi si è abbattuta sulla “bolla festivalera” che faceva accorrere a Barcellona e in Spagna frotte di Erasmus da tutta Europa. Si salverà a malapena il Sonar, mentre per mancanza di finanziamenti sono stati cancellati i festival Primavera Sound, il Summercase e altri ancora (leggere l’articolo di El Pais).

Intanto, però, l’università spagnola fatica non poco a trovare un nuovo ruolo nello spazio comune europeo di istruzione superiore.

Non sarà giunto il momento fatidico per ripensare alle politiche dei finanziamenti pubblici un po’ dappertutto?

Per ritornare all’attività didattica, oltre alla comprensione scritta e orale, l’attività potrebbe stimolare anche la capacità di fare ipotesi su un contesto diverso, come quello italiano, facendo interagire le diverse competenze degli alunni.

Io ci provo, poi riferirò.








venerdì 6 marzo 2009

NEWS DAL SITO ICON




Novità dalla ICON, con una nuova sezione delle notizie che si propone come La bussola per la cultura italiana:

In questo spazio intendiamo dare notizia delle principali attivita' riguardanti la cultura italiana, anche all'estero. Il nostro giornale telematico mettera' cosi' in rilievo eventi spesso poco noti in Italia.


Secondo Migrantes la diaspora italiana conta con ben quattro milioni di italiani girovaghi, a cui aggiunge anche altri sessanta milioni di oriundi. Orbene, preoccupato da tanta presenza più o meno italica abbandonata a se stessa, pericolosamente esposta alla contaminazione dei virus di un'informazione digitale - spesso di qualità scadente, con informazioni false o superficiali, il Miur ha deciso di fare un po' di chiarezza in ciò che considera

l'agitatissimo Mare Nostrum digitale

avvalendosi di un budget di ben 1,4 milioni di euro. Mica male di questi tempi. A tale scopo ha approvato e finanziato

un supermotore di ricerca semantico della cultura italiana. L’obiettivo è quello di realizzare un meta motore semantico, cioè un sistema capace di interrogare tutti i search engines del mondo e anche di estrapolare il sapere seguendo schemi di intelligenza artificiale.

Molto utile mi pare la futura realizzazione di un traduttore semantico italiano-inglese, e viceversa, per facilitare la lettura degli articoli agli utenti che non conoscono la nostra lingua.

Per il momento sono stati raccolti 12 articoli, tra cui uno davvero intrigante sulla nuova isola virtuale di Icon su Second Life.

Faremo un giretto per visitarla, promesso.

Insomma, la configurazione di questa specie di firewall ci aiuterà a non perdere tempo in vane ricerche sul web, grazie all'attento monitoraggio del traffico sull'agitato mare digitale. Gli italiani all'estero potremo contare finalmente con tutte le garanzie per un'informazione sicura sul "made in Italy", gli algoritmi di intelligenza artificiale veglieranno per proteggerci dall'uso improprio di internet e dai pericoli di una navigazione senza controllo. ;-)