venerdì 30 gennaio 2009

LE 100 RISORSE 2.0 PER L'APPRENDIMENTO PIÙ USATE NEL 2008




Il Centre for Learning and Performance Technologies ha pubblicato l'elenco delle risorse online più usate tra 223 docenti nel 2008.
Il risultato del sondaggio che ha coinvolto insegnanti e formatori in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia, evidenzia la gratuità di ben 9 siti sui primi 10 della classifica.



1. Delicious

2. Firefox

3. Google Reader

4. Skype

5. WordPress

6. Google Search

7. Google Docs

8. PowerPoint

9. Moodle

10. Blogger

Delicious scavalca il browser "tutto incluso" Firefox, primo in classifica l'anno precedente. Entrambi però sono tallonati da Google Reader che dal numero 7 salta alla terza posizione.

Tra le piattaforme per i blog, Wordpress sembra ottenere più consensi di Blogger che cala di una posizione rispetto al 2007.

Se scorriamo tutta la classifica, troviamo che Twitter appare il social network di maggior successo tra i prof, mentre non sorprende il gradimento che gode Wikipedia, in netta ascesa rispetto all'anno precedente.

Sfogliando i nomi dei partecipanti europei al sondaggio non ho trovato l'ombra di un italiano. Ci sono tre "cugini" spagnoli, pochini, ma almeno presenti.

Non sarà che i docenti, residenti nel Belpaese, si siano specializzati ad evitare qualsiasi network internazionale, imparando a lavorare in perfetta solitudine? D'altra parte, ad aiutarli a diventare dei veri emarginati arrivano a scadenze fisse anche i risultati delle crudeli classifiche mondiali su connettività ed università, come ci racconta il blog Italiansinfuga.





mercoledì 28 gennaio 2009

RIPASSO CON LE NUVOLETTE DI WORDLE





Un'applicazione divertente per il ripasso del lessico, prima degli esami finali di gennaio?

Wordle può offrire una modalità coinvolgente per tornare sul già visto, con un pizzico di attenzione individuale verso gli alunni, ma senza dover faticare troppo.


È un'applicazione che permette di creare delle tag clouds, o nuvolette, da qualsiasi testo. Il risultato rappresenta le parole più ripetute con un forte impatto visivo. Il funzionamento è facilissimo, non è necessario registrarsi, ma richiede l'attualizzazione di Java a una versione recente, 1.6 per esempio (si scarica gratis).

  • Cerchiamo il testo da inserire: articoli, compiti degli alunni e quant'altro.

  • Con un copia e incolla lo trasferiamo su Wordle e clicchiamo "Go".

  • Appare la nuvoletta. Se vogliamo cambiare l'impostazione grafica clicchiamo sulle icone grigie apparse nel quadro sopra la nuvoletta. Possiamo cambiare il layout, i colori, i font e, interessante per un'attività didattica, anche il numero delle parole da visualizzare. È possibile restringere la ricerca, da 150 parole per difetto, a un numero inferiore, con il risultato di una nuvoletta meno carica di parole e più facile da leggere.

Le idee per usare le tag cloud in attività lessicali sono molte, rimando al blog Box of Tricks che incoraggia gli studenti a produrre le nuvolette autonomamente.

Per il momento, a causa dell'incombenza degli esami finali di gennaio, ho pensato di usare le nuvolette per il ripasso del lessico relativo all'argomento "ambiente ed ecologia", affrontato con un livello intermedio un po' di tempo fa e che era necessario ricordare per l'esame.

Mi sono chiesta: perché non sfruttare il materiale prodotto dagli alunni? Anziché fotocopiare altro materiale (uffa!), ho preferito coinvolgere personalmente gli studenti con un lavoro basato su un compito prodotto da loro stessi, in cui avevano espresso le proprie opinioni o esperienze personali.

E così un compito di scrittura svolto a casa è diventato un'attività di lettura svolta in classe. Premetto che di solito la maggior parte degli alunni mi manda gli scritti via mail per la correzione, pertanto li avevo ancora in alcuni file che mi sono serviti per creare le nuvolette.

  • La prima attività, "Ricordi quello che hai scritto?", ha lo scopo di reintrodurre l'argomento da ricordare. L'insegnante consegna le nuvolette, su cui ha scritto il nome dell'autore del testo e spiega che la nuvoletta "riassume" in modo iconico le parole prodotte dal loro testo. Insomma, funge da illustrazione che serve a ricavare idee e lessico.

  • Gli alunni esplorano il vocabolario della nuvoletta e, lavorando in coppia, spiegano ai compagni perché hanno usato le parole più in evidenza. All'inizio alcuni non ricordano proprio nulla (ovvio, con tutto quello che hanno da fare), poi però le conoscenze riaffiorano, grazie anche al confronto con i compagni di corso. In questo modo viene condiviso un compito svolto individualmente.

  • Come seconda attività, le parole utili all'argomento, sarà pilotata dall'insegnante. Perché hai scelto questa parola, cosa volevi dire?

  • L'ultima attività, La nuvoletta ha ragione?, passa alla rilettura del loro compito scritto. Gli alunni lo hanno cercato con maggiore interesse, se non altro perché spinti dalla curiosità di confrontare il testo prodotto con ciò che hanno ricordato.

  • In questa fase rileggono e riflettono di nuovo sulla correttezza delle proprie ipotesi, verificando inoltre la capacità della macchina di suggerire con efficacia il messaggio e le intenzioni dell'autore.

E il furbo che non scrive mai? Non aveva altra scelta, ha dovuto leggere il tema di un compagno.







venerdì 23 gennaio 2009

INSERIRE AUDIO NEL POST DI BLOGGER CON MUZICONS

Com'è noto, Blogger non permette di caricare i file audio direttamente nei post. Per risolvere la questione è necessario appoggiarsi ai siti che offrono dei widgets su cui trasferire i nostri file. Un collega spagnolo mi ha suggerito questo mp3 Player su Muzicons.
Il player è carino, si può personalizzare inserendo un emoticon o cambiando il colore. Per ottenere il codice dei nostri audio non è neanche necessario registrarsi.




  • scegliere l'icona
  • trasferire il proprio file da un sito web (Google Sites, per esempio)
  • scegliere il colore del Player
  • copiare il codice html generato da Muzicons, dopo che ha caricato il file
  • copiare il codice e incollarlo nel post di Blogger.


A proposito del file
Il file audio che propongo è tratto dall'intervista a Diego Marani, autore di Come ho imparato le lingue, ospitato da KataWeb Speciali nel 2005. Pur non essendo di grande attualità e le opinioni di Marani possono apparire paradossali, l'intervista ci era servita per il primo giorno del corso, in ottobre.
Lo scopo era di sviluppare e ampliare l'argomento di un libro di testo molto in uso, volume 3, che inizia appunto con un'utile riflessione sulla modalità d'imparare le lingue. Ho proposto agli alunni di rispondere innanzitutto alle domande di Marani, trascritte dall'insegnante, e che si sono rivelate intriganti.
- Da bambini indossavate di nascosto i vestiti di vostra madre o di vostro padre e sfilavate gesticolando davanti allo specchio?
- Facevate ridere i compagni di scuola perché imitavate molto bene la vostra insegnante di matematica?
- Vi riuscivano bene gli scherzi telefonici?
- Di solito, cantate sotto la doccia?
- Siete bravi a raccontare bugie o barzellette?
Durante un'intervista gli alunni hanno raccolto i primi dati del loro gruppo, confrontandoli con gli altri gruppi. Dopo qualche minuto ho scritto alla lavagna, parafrasando una frase di Marani: "Se avete risposto "sì" ad almeno quattro domande, allora siete portati per le lingue".
D'accordo, disaccordo?
La risposta, un po' provocatoria, ha promosso un'ulteriore discussione, dopodiché abbiamo continuato con l'ascolto di altre parti dell'intervista, come quella sulla grammatica che ho caricato in questo post, accompagnate dagli esercizi di comprensione orale.
Si è rivelato interessante il confronto tra ciò che dice Marani - più lingua, meno carta - e i punti di vista degli alunni che hanno raccontato le proprie esperienze, attese o fallimenti vissuti nelle aule delle scuole di lingue.





martedì 20 gennaio 2009

CORSI DI MOODLE PER L'ANNO NUOVO




Il 2009 è già in uso da tre settimane ormai, ma sono ancora in tempo a segnalare due corsi per chi volesse cimentarsi a usare Moodle. Uno in spagnolo, l'altro in italiano, entrambi in modalità online, nonché gratuiti.


È al debutto un Corso gratuito di Moodle avanzato, in versione 1.9.3+, corso sovvenzionato dalla Comunità Europea e dal Ministero Spagnolo dell'Industria, Turismo e Commercio.

Benché in lingua spagnola, potrebbe rivelarsi utile anche per i colleghi italiani che lavorano in Spagna e che conoscono la lingua di Cervantes.

Fa un po' d'impressione la definizione di corso avanzato, in realtà il programma inizia dai concetti di base per installare Moodle per la prima volta e più che "avanzato" forse intendevano dire completo. Infatti, dal "come si fa" il download si passerà all'amministrazione e controllo del data base, degli utenti ecc, fino alla creazione dei corsi e all'inserimento dei materiali didattici. Sono previste attività di gruppo.

Si tratta di un corso "tecnico" non orientato alla didattica delle lingue o a un ambito disciplinare specifico, ma intende preparare a una gestione autonoma della piattaforma, aspetto da non sottovalutare poiché risparmia il costoso appoggio ai tecnici informatici "esterni".

Il corso Moodle in italiano è invece sempre disponibile online, erogato dall'aula virtuale di Lezionionline.net , sito tutto impostato sulla piattaforma Moodle.

Mette a disposizione tutorial audio e video per principianti, particolarmente insegnanti, con test e lezioni guidate, oltre a un continuo supporto attraverso il forum del sito. Si lavora sulla versione 1.4, considerata ormai obsoleta, ma che comunque può rivelarsi utile per chi come la maggior parte di noi è alle prime armi.

Per accedere alla piattaforma corsi ci si deve registrare ed effettuare il login.

Cliccare sull'immagine per entrare.